Vorrei rivolgermi ad uno psicologo, come devo fare?

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Vorrei rivolgermi ad uno psicologo, come devo fare?

Stai attraversando un momento difficile e hai bisogno di strumenti che ti aiutino a superarlo? Provi un sentimento di sofferenza e stress emotivo che ti impediscono di vivere serenamente? Semplicemente desideri conoscerti meglio e capire cosa si cela dietro le tue scelte e i tuoi comportamenti, così da vivere la vita in maniera più consapevole?

Lo psicologo è la figura professionale di cui hai bisogno in questo momento.

Il primo passo da fare, dopo aver individuato la persona che ti ispira più fiducia e competenza, è prendere contatto.
Puoi telefonare o scrivere una mail, ad esempio. In entrambi i casi non è obbligatorio parlare del problema ma è sufficiente richiedere di fissare un appuntamento. Se te la senti e ritieni ti sia utile puoi comunque parlare della motivazione che ti ha spinto a telefonare.

Non preoccuparti se provi paura o imbarazzo, è normale sentirsi così. Non è necessario che tu sappia già descrivere in maniera chiara e precisa cosa ti affligge.

In occasione del primo contatto puoi chiedere il costo della seduta e la durata dell’incontro, sono informazioni che devono essere condivise con la massima trasparenza.

Durante il primo colloquio si può provare agitazione, non sapere come iniziare o cosa dire. Non preoccuparti, può essere difficile trovare le parole per iniziare, prenditi i tuoi tempi.
Il primo colloquio serve per la raccolta di informazioni, in modo da iniziare a delineare un quadro i cui contorni diventeranno più nitidi col tempo.
Al termine dell’incontro deciderai se ti senti di proseguire con ulteriori colloqui. In quel caso verrà stabilita una cadenza temporale che sia adatta al problema da affrontare e ad altre variabili che possono essere emerse durante il primo incontro e che dipendono anche dall’approccio seguito dallo psicologo.

Firmerai il consenso informato, dove sono messi per iscritto gli accordi presi verbalmente, compreso il costo di ogni incontro e i doveri che spettano al professionista come da codice deontologico. In particolare noi psicologi siamo tenuti al segreto professionale, siamo cioè obbligati a non rivelare o divulgare né i tuoi dati personali né il contenuto degli incontri.

Ricorda che quello relativo alle consulenze psicologiche è un costo che puoi scaricare come spesa medica, a patto che avvenga in maniera tracciata (carta di credito, bancomat, bonifico). I contanti non sono un pagamento tracciato. Se non vuoi che i tuoi dati vengano inviati al Sistema Tessera Sanitaria, hai diritto a fare opposizione. In quel caso il tuo codice fiscale non verrà trasmesso e ovviamente la spesa non potrà essere detratta.

Dott.ssa Romina Madeddu
Psicologa a Oristano


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